Melanoma Day e Dermatologia: le 10 regole d’oro per la salute della pelle

In occasione del Melanoma Day del prossimo 4 maggio, l’ospedale Koelliker offrirà visite gratuite: un'opportunità per aumentare la consapevolezza sui rischi del melanoma, ma anche per educare sulle misure preventive e sull'importanza del controllo regolare.

Melanoma Day e Dermatologia: le 10 regole d’oro per la salute della pelle

Il melanoma, nonché cancro della pelle, in Italia rappresenta il terzo tumore più frequente e, solo nel 2023, sono state stimate oltre 12mila nuove diagnosi. Per questo motivo ogni anno il mondo celebra il Melanoma Day, una giornata dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione del melanoma.

Momenti come il Melanoma Day dell'ospedale Koelliker, in programma per sabato 4 maggio, aiutano a diffondere informazioni cruciali sul cancro della pelle e incoraggiare le persone a prendere misure attive per proteggere la propria salute. Questa giornata non è solo un'occasione per aumentare la consapevolezza sui rischi del melanoma, ma anche per educare sulle misure preventive e l'importanza del controllo regolare. «Il melanoma è uno dei tipi più pericolosi di cancro della pelle, poiché può diffondersi rapidamente se non diagnosticato e trattato precocemente» spiega il dottor Franco Castelli, responsabile dell’unità operativa di dermatologia dell’ospedale Koelliker. I fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma includono l'esposizione ai raggi UV, la predisposizione genetica, la pelle chiara e le gravi scottature solari durante l'infanzia. Tuttavia, è importante sottolineare che il melanoma può colpire chiunque, indipendentemente dal fototipo di pelle o dal sesso.

Essendo la prevenzione l’elemento chiave per contrastare l’insorgere del melanoma, il dott. Castelli ha preparato 10 consigli, “10 regole d’oro”, validi per tutti, proprio per prevenire il tumore della pelle.

Al primo posto lo specialista consiglia di evitare scottature solari in età giovanile e adolescenziale, dal momento che i maggiori danni dei raggi UV si determinano nei primi 20-25 anni di vita. Consiglia inoltre di iniziare a controllare i nei dai 12 anni in avanti e raccomanda di fare visite dermatologiche periodiche una volta l'anno, dai 18-20 anni in avanti. Spiega poi che è utile «evitare lettini e lampade UV artificiali e abituarsi all'auto osservazione dei nei», considerando che il melanoma nel 30% dei casi insorge su un nevo preesistente e il 70% dei melanomi insorge ex-novo.

«Occorre inoltre ricordare che spesso, ma non sempre, i nei sospetti seguono la regola dell’ABCDE (Asimmetria della lesione, Bordi frastagliati a carta geografica, Colore policromo, spesso nero, blu, rosso etc., Dimensioni oltre i 5-6 mm di diametro in un anno)» continua il dott. Castelli. Lo specialista spiega inoltre di considerare anche i maggiori fattori di rischio quali la familiarità, aver avuto un melanoma, scottature solari in età giovanile, elevato numero di nei, fototipo chiaro, uso di lampade UV e terapia con farmaci immunosoppressori. L’esperto conclude ponendo al centro l’importanza della mappatura dei nevi, soprattutto nei pazienti con più di 40 nevi e l’autoesame degli stessi. «Occorre ricordare di controllare anche le mucose e soprattutto i nei di recente insorgenza o in rapido accrescimento». La diagnosi precoce del melanoma è fondamentale per il successo del trattamento, per questo è di vitale importanza sottoporsi a controlli cutanei periodici.

Infine, sull’articolo completo di Torino Cronaca, il dottor Castelli risponde alle domande più comuni con l’arrivo della stagione estiva: come comportarsi al sole se si soffre di psoriasi e come esporsi al sole senza rischi.

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