Open Day Parodontologia e Implantologia - 4 maggio 2024

Pensi che le tue gengive siano gonfie? Noti sanguinamento quando ti lavi i denti? Le gengive si sono ritirate? Pensi (o qualcuno ti ha fatto notare) di avere l'alitosi? Soffri di diabete o di qualche patologia cardiaca? Hai un impianto dentale che fa male o sanguina quando lo spazzoli? Hai la sensazione di avere uno o più denti che si muovono? Se pensi di avere uno o più di questi sintomi ti consigliamo una visita da uno specialista in parodontologia, branca che si occupa della prevenzione e cura delle malattie che colpiscono i tessuti di supporto dei denti.

Open Day Parodontologia e Implantologia - 4 maggio 2024

Per questo motivo il 4 maggio il reparto di odontoiatria apre le sue porte ai pazienti che pensano di avere uno dei sintomi della malattia paradontale, per un consulto gratuito.

Durante la visita odontoiatrica è fondamentale dare spazio al colloquio con il paziente per conoscere la sua storia medica e in particolare, nel nostro caso, delle problematiche della bocca. L'attenzione del paziente spesso viene posta verso la malattia cariosa ma non dobbiamo sottovalutare i problemi gengivali, spesso non riconosciuti e non diagnosticati nelle visite precedenti.

Sono 30 milioni gli italiani adulti con un’infiammazione più o meno grave delle gengive, ma solo il 17% dichiara di aver ricevuto diagnosi: solo 1 persona su 4 conosce il problema e appena il 3% dichiara di aver ricevuto terapia paradontale. Altro dato che testimonia la sottostima del problema è che 8 persone su 10 di età superiore ai 35 anni soffrono di qualche forma di disturbo correlato ai tessuti gengivali. A causa dei collegamenti tra salute orale e condizioni sistemiche come diabete, cardiopatie e ipertensione, le malattie parodontali determinano un impatto significativo sulla popolazione adulta e anziana.

La malattia parodontale è una patologia infiammatoria orale cronica che nei soggetti geneticamente predisposti, progressivamente tende a danneggiare le strutture portanti dei denti. In generale, aggrava le infiammazioni delle gengive fino a provocare una recessione gengivale che interessa i tessuti di sostegno del dente, con la perdita dell’osso alveolare ed una maggiore profondità delle tasche parodontali.

L’infiammazione delle gengive interessa i tessuti parodontali coinvolgendo anche l’osso alveolare ed è innescata dai batteri presenti nella placca dentaria. Benché il dolore non sia solitamente riportato fra i sintomi della malattia parodontale, può verificarsi in caso di infezione acuta di una o più tasche parodontali dove potrebbe accumularsi del cibo.

Quali sono i sintomi tipici di una malattia parodontale? Ci spiega il dottor Alessandro Abrate, vicedirettore sanitario del reparto di odontoiatria dell’Ospedale Koelliker, «i segni tipici della parodontite sono la presenza di placca batterica e tartaro, gonfiore e arrossamento delle gengive con sanguinamento più o meno evidente. Col progredire della patologia, anche il dolore può intensificarsi insieme alla presenza di sanguinamento e alitosi. Va evidenziato che, aumentando la mobilità dentale, la masticazione tende a diventare più difficoltosa e dolorosa».

Secondo la Federazione Europea di Parodontologia, la malattia parodontale non riguarda solo la funzione masticatoria e l'estetica delle persone, ma provoca anche disabilità, conduce alla disuguaglianza sociale, riduce la qualità della vita e ha un impatto significativo sull'aumento dei costi per la salute pubblica. La malattia parodontale, in quanto fase più acuta della gengivite, può portare alla perdita dei denti se non si eseguono terapie e trattamenti tempestivi volti a migliorare una scarsa igiene orale, intervenendo su accumuli di tartaro ed eventuali carie. Continua il dottor Abrate «la Federazione Europea di Parodontologia considera la parodontite una delle più gravi minacce alla salute orale in grado di avere ripercussioni anche sulla salute generale».

Un crescente numero di evidenze dimostra una relazione tra malattia parodontale e malattie sistemiche come le cardiopatie, il diabete, l'ipertensione e le complicanze della gravidanza.

Allo stesso tempo, è stato anche dimostrato che la malattia parodontale può esacerbare determinate condizioni sistemiche, come evidenziato dalla prevalenza di alcuni componenti pro-infiammatori.

La parodontite negli stadi iniziali e meno gravi, se trattata con successo con una terapia non chirurgica, non evolve in una condizione grave che può invece portare alla perdita di uno o più denti nell’arco anche di pochi anni.

La diagnosi precoce e un approccio specialistico nei casi più gravi può controllare una patologia tanto sottovalutata quanto ben trattabile.

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Direttore Sanitario: Dott. Domenico Tangolo

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